UNIONE CATTOLICA: PREMIATO IL DOTT. IVANO TONOLI AL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO

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Essere Cattolici e, come tali, essere premiati per idee e valori che non solo sono tornati di grandissima attualità ma non hanno mai smesso di esserlo. Neppure quando il laicismo pareva aver preso il sopravvento o quando parlare di unità dei Cattolici sembrava un ritorno al passato di fronte a un “bi o tripolarismo” considerato ineluttabile e arrembante. Tante ragioni, dunque, per andare fieri del premio “Cattolico dell’Anno” che questo venerdì mattina, a partire dalle ore 10,30 nel palazzo del Consiglio regionale del Lazio, in sala Mechelli, sarà assegnato al dottor Ivano Tonoli, personalità contraddistintasi sulla scena nazionale ed europea per un impegno economico divenuto sociale e istituzionale in quanto coerente con i principi della Dottrina sociale della Chiesa di Papa Francesco. Un premio che sarà ricevuto, nel novero di una rosa ristrettisima e autorevole di nomi, da Tonoli segretario politico di Unione Cattolica – e a capo della Confederazione datoriale ConFedes – e che si affiancherà all’altro prestigioso riconoscimento attribuito alla dottoressa Evelin Zubin, la presidente della Federazione Imprese con sede nel cuore delle Istituzioni europee e che sarà insignita quale Consulente internazionale dell’anno per avere sostenuto molte decine di imprese nel culmine della drammatica crisi globale. Il contesto cerimoniale di svolgimento della premiazione è quello del convegno Gran Premio Internazionale di Venezia – Leone d’Oro per l’Imprenditoria.
“Essere Cattolici oggi vuol dire prima di tutto essere consapevoli non di una ma di più sfide alle quali far fronte, e se oggi siamo qui possiamo dire che queste sfide stanno tornando di nuovo a essere un patrimonio comune. In ciò dobbiamo essere grati anzitutto al ruolo straordinario di Papa Francesco che sta riportando la questione etica sociale al centro del dibattito. Perché, come diceva De Gasperi, quando un Paese o una società è da ricostruire, la direzione che va seguita non è la destra o la sinistra, è la Giustizia sociale. Il governo che abbiamo in carica non solo rappresenta la negazione di questo valore cardinale, ma fa della frattura, della contrapposizione e del regolamento interno di conti la propria ragione di esistenza, con i risultati drammatici a cui stiamo assistendo in tutti i campi della finanza, dell’economia e della società – è la dichiarazione di Ivano Tonoli – Come ho avuto modo di definirlo nel nostro libro “Cattolici Uniti per benedire un’Italia Nuova”, questo è il governo dei falsi rimedi, e la Dottrina Sociale Cattolica da oltre un secolo è in prima linea contro i falsi rimedi: dal socialismo reale al corporativismo, dal comunismo al turbocapitalismo, dal giustizialismo al bipolarismo, dal populismo al finto sovranismo di sinistra o di destra che ha come unico effetto quello boomerang di farci dipendere sempre di più dai diktat internazionali, come dimostrato dalla legge finanziaria farsa di fine 2018 che ha impoverito ancor più il ceto medio e i pensionati d’argento. Falsi rimedi che coprono i veri problemi economici e sociali con i falsi nemici, come l’immigrazione che diventerà sì incontrollata e ingestibile proprio con i finti decreti sicurezza, mentre chi governa dimentica che la sola via per dare sicurezza ai cittadini è garantire la certezza della pena per tutti, risarcire subito le vittime dei reati e trasformare in legge la proposta del giudice antindrangheta Gratteri contro mafie e corruzioni varie che il finto giustizialismo di inizio anni 90 non solo non ha debellato ma anzi ha moltiplicato. Lo stesso fasullo giustizialismo che il capo dei 5 stelle ha applicato alle banche per farne il capro espiatorio unico di fronte al dramma dei risparmiatori rimasti senza capitale, dimenticando che demonizzando gli istituti di credito si colpiscono quelli più legati ai territori facendone facile preda dei grandi gruppi finanziari senza patria, mentre il risparmio in senso cattolico e costituzionale si tutela anzitutto con l’educazione e la trasparenza finanziaria come più volte sottolineato dal Banchiere europeo e mondiale Beppe Ghisolfi”.
Il libro – scritto da Tonoli con il giornalista Alessandro Zorgniotti e il presidente Erminio Brambilla – “è lo sviluppo delle linee programmatiche indicate dalla Conferenza episcopale italiana e dalla Laudato Si’ di Papa Francesco per ripartire dalla persona, dagli oratori come centro aggregativo contro il bullismo, dalla famiglia naturale da supportare con una tassazione di base e un paniere di servizi reali intoccabili, dalla piccola e media impresa da sostenere con agevolazioni di ogni tipo, dalla lotta al grande male corruttivo e mafioso, proponendo il fattore famiglia per mettere il ceto medio al riparo dagli aumenti fiscali e tariffari addizionali che aumenteranno proprio a causa della scellerata flat tax e promuovendo la legge sulla seconda possibilità per salvare imprenditori e lavoratori dalla voragine del suicidio economico e fiscale, e recuperando quel prestigio italiano in Europa come solo De Gasperi seppe fare. Perché oggi non solo con questo governo tutto ci è contro, ma non possiamo neanche più contare sulle personali cortesie! Ecco le conseguenze di una politica con la p minuscola priva di cultura e di competenza e ingorda solo di quel pericoloso avventurismo che vive sui like e sui tweet della giornata. In qualsiasi altro settore gli attuali governanti sarebbero già stati esautorati e rimossi”.
Conclude Tonoli: “Ringrazio tutte le autorità del prestigioso Premio, e mi congratulo con Evelin Zubin con cui ho l’onore e il piacere di condividere la cerimonia di venerdì e della quale ho immensa stima per il suo straordinario lavoro finalizzato, grazie a una straordinaria dote diplomatica veramente degasperiana, a trasformare il grande patrimonio dei fondi europei in opportunità reali e dirette per molte decine di Imprese italiane che hanno potuto attuare piani di industrializzazione a riprendere dal nostro Paese. Sono inoltre felicissimo per il Premio alla Cultura riconosciuto all’avvocato del nostro Partito, Domenico Zampelli”.
Tonoli ringrazia pertanto l’onorevole Mario Baccini, presidente onorario del Leone d’oro per la pace, il presidente del Gran Premio Internazionale di Venezia avv. Leopoldo Lombardi, il presidente dell’Ordine del Leone d’oro dott. Sileno Candelaresi, i vicepresidenti: ing. Francesco Vannozzi, avv. Carlo Scorza, dott. Walter Scognamiglio, avv. Carmelo Monaco, e la moderatrice Luz Adriana Sarcinelli.

Ivano Tonoli Cattolico dell’anno. Il solenne Premio sarà assegnato questo venerdì a Roma nel Consiglio regionale del Lazio. Premiati contestualmente Evelin Zubin Consulente Internazionale dell’Anno e l’avvocato Domenico Zampelli di Unione Cattolica

Tonoli: “Onore unico e autentico. Quando il Paese è da ricostruire, la direzione, come diceva De Gasperi, non è la destra o la sinistra, ma la Giustizia sociale. La nostra linea guida è la Dottrina sociale nel messaggio di Papa Francesco e della CEI”


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