Un sogno chiamato….Da Braccio

Monte Argentario, spiaggia della Feniglia, angolo di paradiso naturale. Mare e Monti “accolgono” sulla spiaggia una struttura unica, nata tanti anni fa, capace di rinnovarsi nel tempo, mantenendo la tradizione. Si scrive “Da Braccio”, si legge : struttura balneare- bar – ristorante ” Davide Bartolini è il gran patron di questa “icona turistica” famosa in tutta Italia.. Giovane imprenditore, classe 1973,  un sorriso per tutti e,  “accoglienza” nel suo DNA.

“Da 15 anni – dichiara orgoglioso Davide – ho preso in mano le redini dell’azienda anche se, fortunatamente, i miei genitori sono rimasti in ambito lavorativo interno, cosa molto gradita visto la loro esperienza. I dolci di mia madre sono per molti clienti ancora un must”.

L’unicità della struttura che gestisci Davide ti rende da sempre punto di riferimento nel settore, ma sono tutte rose e fiori?

 “Purtroppo no, I balneari sono imprenditori ormai abituati a lottare con il coltello fra i denti; la famosa ed odiata normativa europea Bolkestein ,datata 2006, ha sempre rappresentato una spada di damocle per la categoria. Ci siamo abituati a vivere giorno dopo giorno e a fare le formichine, piccoli passi, piccoli investimenti.. Inoltre essere abituati a stare aperti esclusivamente sei mesi all’ anno ci ha insegnato a programmare. Se mi chiedi perché andiamo avanti, Ti rispondo: perchè pensiamo ai nostri clienti.”

 E come?

“Non potendo ampliare fisicamente l’azienda in quanto la Feniglia è una zona  ZPS ( zona protezione speciale ) e in considerazione del fatto che i nostri prodotti si prestano poco all’internazionalizzazione, ci siamo riproposti di avere un rapporto quasi familiare con la nostra clientela, al fine di far sentire i nostri ospiti come se fossero i più coccolati, i nostri amici di sempre. Questo è stato possibile perché abbiamo voluto mantenere lo stesso staff lavorativo negli ultimi 15 anni; solamente la conoscenza delle preferenze dei clienti ed un rapporto più confidenziale, vista la conoscenza pluriennale, può fare la differenza”.

Davide quest’anno si aggiunta la Pandemia. Cosa è cambiato per Voi?

“Essere un imprenditore in tempi di COVID inoltre è difficilissimo, una “mission impossibile” in alcuni settori e zone. Noi fortunatamente siamo situati in ambiente marino, proprio sulla spiaggia, location indicata dagli ormai famosi virologi come fra le più sicure considerata l’aerazione, il sole, la salsedine ed il mare. Siamo anche stati molto fortunati , devo dire, la nostra vicinanza a Roma, ci ha aiutati. Sin dagli anni ‘70 l’Argentario è stato meta di turismo residenziale più che alberghiero. Questo ha fatto si che una notevole numero di famiglie romane abbia investito, negli ultimi 50 anni, nella seconda casa all’Argentario con relativo posto barca e barca a Porto Ercole, Cala Galera, Porto Santo Stefano, Santa Liberata o Talamone. Lo zoccolo duro del nostro turismo è rappresentato quindi da famiglie che conosciamo da decenni.”

Formichine si… ma la Tua capacità imprenditoriale Ti ha portato oltre.

“Differenziale le attività lavorative come gli investimenti è molto importante da sempre. Ho cercato una piccola attività di ricezione agrituristica nella campagna Toscana sopra ad Arezzo, sulle colline di Villalba e Santa Firmina. Poi sono arrivati gli olivi da gestire ed una piccola vigna di sangiovese. Gli olivi rappresentano una coltura quasi eroica in quanto tutti a gradoni quindi senza alcuna possibilità di meccanizzazione. Questo comporta che potature, bruciatura frasche, concimazioni bio e spruzzatura prodotti naturali come polveri marmoree contro la mosca olearia vengano dati sempre a braccia. Ma è un lavoro che appassiona e che ti rende orgoglioso di rendere qualcosa alla natura che tanto ci ha dato.”

Progetti futuri?

“Mi piacerebbe avere una linea di prodotti toscani da poter trattare in e-commerce; finora non ho avuto molto tempo per organizzarla , ma chissà se nel giro dei prossimi anni…”

Davide per concludere, quale sarà il tuo piatto per l’estate 2021

Come piatto dell’estate 2021 mi piacerebbe valorizzare i gamberi bianchi dell’Argentario che sono meravigliosi. Serviti come antipasto in una tartarina con un sorbetto di peperone giallo arrostito; come primo piatto in tagliolino ai gamberi bianchi, salicornia e burrata maremmana e come secondo piatto un rollè di filetto di spigola di Orbetello con all’interno gamberi bianchi che restano quasi crudi con contorno di scarola stufata. Ovviamente sono solo idee che vanno provate prima di entrare in menù.

Proveremo volentieri….

 

 


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