Alla direttiva europea che decreta lo stop alla vendita, nel 2035, di auto dotate di motore endotermico, MINI risponde con un capolavoro ingegneristico – la versione SD diesel – che muove la Mini Countryman SD ALL 4 della nostra prova.
Personalmente ritengo la scelta di Mini, ma dell’intero gruppo BMW, giusta; sviluppare l’elettrico, guardare con interesse all’idrogeno, ma continuare a sviluppare l’endotermico diesel e benzina.
Molti ricorderanno il flop registrato in occasione delle giornate in cui si chiese uno “stop” alla circolazione delle auto a gasolio nella capitale. Emersero risultati che non sto qui a riportare, ma che in sostanza evidenziavano un livello di polveri sottili del tutto simile a quello registrato nelle giornate in cui era consentita la libera circolazione delle auto a gasolio.
Una notizia che non si scopre ora e che mi induce a pensare che il motore diesel potrebbe avere un futuro importante alla luce dello sviluppo di nuovi carburanti in atto da alcuni anni
Ritorniamo alla nostra prova e andiamo a dettagliare le potenzialità di questo, oramai storico, diesel da due litri firmato da BMW. Omologazione 6B-temp, 4 cilindri, 2.0 l di cilindrata e tanta tanta coppia.
Ci mettiamo alla guida e i 400 nm di coppia si avvertono subito. Erogazione possente anche al di sotto dei 4000 giri minuto esaltata dalle prestazioni del famoso cambio Steptronic ad 8 rapporti.
A velocità autostradale massima consentita si arriva in un batter d’occhio e le prestazioni – in pista – sono davvero di tutto rilievo: 220 km h e 7.6 secondi per lo 0/100.
Capitolo consumi: considerano la mole da piccolo SUV i 16,8 km litro che ho registrato non sono male… certo, con piede “non pesante” ma con lo sprint necessario con il quale questa autovettura ama essere guidata.
La Mini Countryman è sicuramente la Mini che “potrebbe” presentare più criticità in termini di tenuta rispetto alla versione a 3 porte capace, quest’ultima di meritare , da sempre, la fama di “auto incollata a terra.
E invece ecco la piacevole sorpresa la piattaforma BMW UKL2 su cui si basa questa versione fa davvero i miracoli. Piacere di guida ai massimi livelli soprattutto quando la strada si fa tortuosa. La trazione all4 è il valore aggiunto e la guida si presenta sempre sportiva, precisa e sufficientemente comoda.
Infine l’abitacolo: moderno, elegante, curato come casa madre impone. L’aspetto “eleganza” in questa Mini non è lasciato mai al caso. Sedili in pelle di elevata fattura e qualità, strumentazione digitale moderna e facilmente intuibile nella lettura dei dati, impianto hi-fi Harmon Kardon, e tanta classe
Bentornato Diesel, bentornata Mini Diesel!