“ISIS” Islamic state of Iraq and Syria

” ISIS ”
Islamic State of Iraq and Syria

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“CHI SONO E PERCHÉ LO FANNO”
Il gruppo storico dell’Isis ha come scopo la nascita del Califfato e l’imposizione della legge Islamica, nasce in Irak nel 2003 con il duo fondatore Abu Musab al Zarqawi.
Successivamente arriva l’affiliazione ad Al Qaeda e il gruppo prende il nome Aqi ovvero Al Qaeda in Iraq .
Dopo l’uccisione del suo fondatore, avvenuta nel 2006 a seguito dei bombardamenti americani, la leadership passa nelle mani di Abur Omar Baghdadi con un il quale comincia la sua ascesa .
Nel 2011 inizia a rafforzarsi liberando un gran numero di prigionieri detenuti del governo iracheno, approfittando poi della guerra civile siriana comincia a vedere sempre più vicino la nascita del califfato più forte e spietato di prima conciliazione nome di ISIS, una sorta di fanatici, barbari assassini e delinquenti, che da anni terrorizzano con decapitazioni, crocifissioni, impiccagioni, stupri, sia uomini che donne, bambini bruciati vivi e gay gettati dai tetti dei palazzi .
UN GENOCIDIO vero e proprio, un olocausto, seminano morte, lasciandosi dietro una lunghissima scia di sangue innocente in nome di Allah. Cosa che l’Islam moderato nega in maniera assoluta .

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“LA RELIGIONE MUSSULMANA QUANTO C’ENTRA”
Come si sa, nei paesi in cui vige la legge islamica ( nel senso che la società si fonda sulle leggi dell’Islam ) ” Fondamentalismo islamico ” è quell’ideologia che si basa sulle leggi fondanti dellIslam delle origini, quello più antico, e rifiuta ogni ideologia che la contrasti a differenza dell’integralismo islamico” che invece professa la necessità di applicare “integralmente” tutte le regole di vita descritte dell’Islam, sia a titolo personale, sia nella società .
Ogni volta che L’ISIS compie un attentato o un’altra atrocità, i mussulmani – soprattutto quelli che vivono in Occidente – hanno un sussulto dissociandosi immediatamente dai crimini dell’Isis ed è comprensibile, e genera spesso affermazioni come ” L”ISIS non c’entra niente con l’Islam ” o ” l’ISIS sta solamente usando l’islam per i propri scopi ”
è una reazione benintenzionata e la stragrande maggioranza dei musulmani condanna lIsis e la sua
ideologia perché è impossibile credere che un Dio giusto possa approvare atrocità del genere .
L’ISIS è un gruppo estremista che professa la necessità di applicare la propria interpretazione integralista della Jihad a livello globale .
JIHAD non è guerra e terrorismo, ma “sforzo” per applicare le leggi coraniche in sé stessi e negli altri, e solo in alcuni casi può anche arrivare alla guerra santa .
JIHAD può essere ad esempio sacrificarsi per aiutare qualcuno, viaggiare fino alla Mecca, ma anche usare la forza per difendere il proprio credo da altre ideogie o la propria terra da invasori .
L’ISIS vede il concetto di Jihad nella eccezione “terroristica”, ovvero uso della violenza, della guerra, come un mezzo per diffondere la loro concezione dell’Islam e mantenerlo puro da influenze o contaminazioni “occidentali” : la violenza religiosa, l’applicazione puntuale dell’integralismo, il rifiuto di ogni innovazione – anche di quella recente religiosa – devono essere difese con le armi .
” Tra i propri obiettivi ha anche il rifiuto di Hamas ” .
Recentemente viene vista la possibilità di un conflitto “interno” tra ISIS ed Hamas che potrebbe portare ad un coinvolgimento nel conflitto tra Israele e Palestina .

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” INTELLIGENCE – SERVIZI SEGRETI – ANTITERRORISMO ”
Dall’inizio del 2015 la Francia, fu vittima di numerosi attentati a partire dal giornale satirico Charlie Hebdo, i servizi segreti e l’intelligence francesi, belgi, tedeschi, forse hanno tenuto conto dei singoli ” Lupi solitari strutturati ” e non c’e stata un’analisi che abbia messo insieme queste singole persone o attentati come quelli di Parigi che richiedono un livello organizzativo molto alto .
La necessità di armi, esplosivi, e anche l’appprofondita conoscenza delle zone, dei luoghi, sta a significare che oltre ai terroristi che hanno sparato o si sono fatti saltare in aria, ..ci sono state molte più persone convolte in questi attentati .

Bisognava aumentare il controllo e l’osservazione sul territorio per cercare di cogliere le tracce di questa rete criminale apparentemente, solo apparentemente, invisibile .
Questi attacchi non si improvvisano, dietro c’è un lavoro molto bene organizzato quindi per fronteggiare il terrorismo bisogna puntare sull’attività dei Servizi segreti – Intelligence che non si differenziano su questo punto, mentre si può osservare che sottolineano l’importanza degli strumenti di videosorveglianza e delle imtercettazioni e di rappresentanti delle forze dell’ordine, militari e in borghese e soprattutto dei grandi movimenti di denaro che sono alla base del loro sostentamento .
I vari attentati, hanno dato luogo ad un processo di creazione di un dipartimento per il coordinamento delle Intelligence guidato dall’Europol, dell’ufficio europeo di polizia con sede all’Aia, aderendo ad uno scambio di informazioni dell’Unione, annunciato a Bruxelles, che ha inaugurato il nuovo centro per l antiterrorismo europeo .
D’altronde, tutti gli Stati sono vulnerabili di fronte al terrorismo attentati .
Puntare sull’attività dei Servizi segreti è la strategia più idonea per garantire la sicurezza sociale.
Anche il rischio in Italia e sempre più imminente arriva da “lupi solitari” e auto – radicalizzati .
I Balcani “teatro logistico” di Daesh. ” I leoncini frl Csliffato” (i soldati bambini ), “una minaccia di lungo periodo” .
È l’allarme dei Servizi segreti italiani contenuto nella relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza presentata a Palazzo Chigi dal premier Paolo Gentiloni e dal capo dell”Intelligence Alessandro Pansa.
A proposito di terrorismo islamista, preoccupa l Intelligence( le agenzie Aisi e Aise, e il coordinamento Dis ), in particolare, la recente pubblicazione da parte di Daesh della rivista online Rumiyah, Roma in arabo .
Inquieta quel “richiamo a Roma ( intesa non solo come località geo-referenziata ma anche, in senso più ampio, come simbolo del ‘mondo crociato’) quale metà finale del l’avanzata militare del califfato .

Si ringrazia per la preziosa consulenza il dott. Prof. Generale esperto in criminologia ed antiterrorismo L.Baietti ed il dottor G.Sensidoni –

 


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