Sarebbe riduttivo parlare di un nuovo numero, il 112, che andrà a sostituire il 118; è necessario un cambio di passo dell’intero sistema di emergenza sanitaria. 25 anni dopo la sua nascita, l’emergenza sanitaria si prepara a discutere del proprio futuro costruendo il programma del Congresso Nazionale SIS 118 organizzato dal 28 al 30 settembre a Roma per volontà dalla Società italiana sistema 118 (Sis 118). “Saranno tre giorni di serrato dibattito – afferma Pietro Pugliese, Ares 118 Regione Lazio e Presidente del Congresso, al termine dei quali tutti i soggetti coinvolti sapranno fornire indicazioni e linee guida che noi andremo a sintetizzare. Focus primario sul quale confrontarsi sarà la necessità di avere, da subito, un “maggiore coordinamento a livello centrale”. È in corso il passaggio dal 118 al numero unico per le emergenze 112 – afferma Pugliese- un cambiamento che però non sta avvenendo in maniera uniforme su tutto il territorio. Serve una risposta di tipo nazionale capace di andare oltre l’attuale situazione che potremmo definire oggi a macchia di leopardo. Il passaggio al 112 deve essere l’occasione per uniformare e valorizzare il servizio di risposta alle emergenze sanitarie su tutto il territorio. E’ il momento di lasciarci alle spalle l’attuale situazione , figlia di un eccesso di spending review che ha prodotto diversi effetti negativi. Cio’ sarà possibile, sono sicuro, grazie ad uno scambio di idee costruttivo; il congresso dovrà essere l’agorà delle proposte. Il Congresso del prossimo 28-30 settembre – sottolinea Presidente del Comitato Scientifico Pugliese – sarà il momento giusto per parlare di nuove tecnologie cliniche, di formazione, di maxiemergenze, di protezione e sicurezza. Sarà importante ricorda Pugliese affrontare due punti molto importanti per noi addetti ai lavori: : il tema dell’elisoccorso e del personale che vi presta servizio, e la richiesta al Ministero della Salute di dati più aggiornati sul sistema di emergenza. Basti pensare che per il sistema di emergenza il monitoraggio è fermo al 2008 e noi, ad oggi, non abbiamo la possibilità di conoscere i numeri attuali del sistema che si sta governando. Parleremo anche di insegnamento del primo soccorso nelle scuole, di come le nuove tecnologie possano venire in aiuto nel soccorso ai cittadini: mi piace fare un esempio per tutti, conclude Pugliese, l’utilizzo dei droni per portare farmaci in luoghi non raggiungibili.”Questo è il futuro dell’emergenza e assistenza sanitaria.