Giovedì 26 febbraio si inaugura il BOAT SHOW ROMA; evento nazionale che, ogni anno, apre le porte ad aspettative e sogni di imprenditori ed armatori.
Ne parliamo oggi, con Enzo Mangiapia, titolare del cantiere “la baia nautical”. Un imprenditore che ha portato il “made in Italy” nel mondo, costruendo imbarcazioni di alto valore e, possiamo affermarlo, di bellezza stilistica fuori dal comune.
“Le aspettative, per questa edizione della fiera non sono delle migliori, afferma Mangiapia, sia per il momento di crisi che il nostro settore sta attraversando, ma anche perché, ed era inevitabile, la fiera avrà numeri ed espositori ridotti rispetto alle scorse edizioni. Già a Genova avevamo intravisto questa tendenza, ma dobbiamo dire che gli organizzatori di Boat Show Roma ce la stanno mettendo tutta perché l’evento possa avere successo..” Il nuovo nome che è stato dato alla Fiera – prosegue Mangiapia- ci auguriamo possa essere di buon auspicio, anche se all’orizzonte non vedo una grossa ripresa, sia per l’immobilismo politico che da anni condiziona il settore ( mancanza di politiche sul territorio, porti, infrastrutture ecc) che per discutibili politiche economiche e fiscali che “strozzano” piccoli e medi imprenditori” della nautica.
Noi non ci arrendiamo, afferma, orgoglioso, il titolare del cantiere campano.
Nelle scorse edizioni abbiamo presentato quattro modelli, di varia metratura, con allestimenti e colori particolari: una Venere 28 azzurra, una di colore arancio. Quest’ultima negli ultimi due Big Blu ha riscosso molto successo, addirittura richiesta in altre manifestazioni come il Cannes Yachting Festival 2014. Abbiamo poi presentato la Venere 28 Sport, Venere 28 Flash, Venere 28 Fisherman, Venere 28 Confort, Venere 28 Open, Venere 25 oltre al “modello in scala” della nostra ammiraglia Venere 38 Confort. In questa edizione 2015 , presenteremo la Venere 28 Confort”
Imbarcazioni artigianali, costruite con amore, una ad una..
Questo genere di imbarcazione, chiediamo a Mangiapia, può essere oggetto di interesse da parte di imprenditori esteri, pensiamo ai cinesi in particolare.
La risposta è secca e con una vena polemica nei confronti di imprenditori italiani che costruiscono questo genere di barche: “Il nostro prodotto di nicchia è un modello tipico delle zone costiere tirreniche. Non temiamo tanto un paese come la Cina, nonostante i cinesi abbiamo già tentato di avere un approccio, ma con scarsi risultati. Purtroppo ci sono riusciti con alcuni nostri concorrenti, italiani… Ho visto partire tante imbarcazioni dall’Italia per la Cina … spero non inizino i cloni … sarebbe il “sistema Italia” a perdere….
Di Andrea Barbieri