Nautica, Allarme “gasolio contaminato”: la risposta arriva dalla chimica italiana

foto ecobact (1)

Combustibili contaminati, un problema di attualità. Memori della professionalità e del grande lavoro svolto da un’azienda leader nel settore come Ecoil, abbiamo affrontato la problematica con il suo patron, l’Ingegnere Enzo Pedullà, cercando di conoscere più da vicino un prodotto appositamente dedicato: l’ Eco-bact.

Allora Ingegnere la Sua società è conosciuta e apprezzata in tutta Italia per la produzione del miglior tensiopulente presente sul mercato: il  Fastol. Tuttavia l’azienda produce anche un prodotto innovativo, forse meno conosciuto dal grande pubblico: l’Eco-bact. Di cosa si tratta?

“Per parlare di Eco-bact dobbiamo partire da un problema da sempre esistito, ma che da una decina di anni ha assunto dimensioni ed estensioni via via sempre più vistose. Questo problema interessa il combustibile, principalmente il gasolio, ed il suo impiego: si tratta della contaminazione batterica dei combustibili. Essa si annida in cisterne e serbatoi, dando luogo alla formazione di residui del tutto simili a morchie e mucillagini che intasano i circuiti di alimentazione ed i filtri, sviluppando inoltre azioni corrosive su tutte le superfici.
A differenza delle “conosciute” morchie in quanto proprie dei combustibili, cioè paraffine, residui carboniosi, asfalteni e catrami più o meno fluidi che però vengono distrutte dall’ azione del Fastol, quelle di produzione batterica sono di natura resinosa e non sono né solubili in prodotti neutri (gasolio), né, se si potesse, sarebbe raccomandabile farlo in quanto, disperdendosi nel gasolio, andrebbero ad interessare i circuiti a valle dei filtri, provocando intasamenti estesi e ulteriori costosi danni. Una pulizia sommaria serve solo a rimandare più avanti e di poco il picco del problema. L’ infezione si propaga con il semplice trasferimento del combustibile inquinato (dall’ autobotte alle cisterne, dalle cisterne ai serbatoi, ecc.) coinvolgendo in brevissimo estesi settori di utenti, i cui mezzi subiscono fermi continui ed imprevedibili.  Occorre sterminare la coltura batterica. Abbiamo inserito nella gamma dei ns. prodotti il Biocida ECO-BACT per risolvere tutte le problematiche inerenti la contaminazione batterica di gasoli, cisterne
e serbatoi”.

 A chi è rivolto Eco-bact?

 “A tutti coloro che usano gasolio come combustibile, e non solo per la trazione e la navigazione, ma anche per impianti termici e altre forme di generazione energetica. Come detto prima –sottolinea l’Ing. Pedullà –  il problema è connesso col combustibile, quindi ovunque si consumi combustibile, può esserci il rischio. Ovviamente ci sono settori dove il rischio è più elevato e altri dove lo è meno, ma l’ unica certezza assoluta di evitare la contaminazione è la prevenzione. Nessuna tipologia di impiego è esente e quando uno meno se l’ aspetta, rimane “fermo”. Il caso di un nostro cliente che usa il Fastol per la sua barca: la vigilia di Natale, all’ improvviso, la sua automobile dopo qualche “seghettamento” si è fermata definitivamente. In officina hanno rimediato con una spesa di 1200 €, riconsegnato la vettura dopo le festività Natalizie, quindi, oltre al danno economico, anche il disagio dovuto all’ impossibilità di spostarsi nei giorni di festa.
Causa del problema, il serbatoio pieno di mucillagini e formazioni dall’ aspetto gelatinoso. Il commento del nostro cliente: “eppure la macchina andava benissimo” …. appunto”

Ma come si usa Eco-bact?

“Premesso che il dosaggio è sempre e in qualsiasi campo proporzionato all’ entità del problema, escludendo casi estremi per la verità poco probabili, generalmente una buona prevenzione si ottiene con una dose di 100 ml. di Eco-Bact in un serbatoio di 100 litri di capacità totale, da ripetere una volta ogni 2 mesi. Come detto, salvo eventi estremi, questa modalità di impiego consente di mantenere entro limiti sicuri la qualità del proprio combustibile e la pulizia del proprio impianto. Ovviamente in caso di contaminazione in atto, ben diverse sono le modalità e i dosaggi di intervento, e in questi casi è bene rivolgersi al nostro Servizio Tecnico che è sempre disponibile per dare assistenza, valutando i singoli casi e proponendo il migliore specifico intervento.
Tranne nei casi di bonifica laddove la contaminazione sia già in atto, dove è preferibile (ma non obbligatorio) usare prima l’ Eco-Bact e dopo almeno 48 ore il Fastol, nei trattamenti successivi,sempre nella prevenzione, i prodotti possono essere usati contemporaneamente”.

 

 


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