Ancora una volta la collaborazione tra il Centro Internazionale Antinoo per l’arte e l’Università di Tor Vergata ha creato un evento storico ed artistico di rilevante importanza che si sta svolgendo nella cornice eccezionale di Villa Mondragone, a due passi dalla città eterna.
Nelle scorse settimane infatti si è aperta la mostra dal titolo “Adriano e il suo Impero” dell’artista Luciana Fortini.
Legata all’attualizzazione che dell’Imperatore Romano ne ha fatto Marguerite Yourcenar nelle sue “Memorie di Adriano”, la Fortini si è visceralmente legata alla figura dell’Imperatore di cui, da anni, ne traccia dei ritratti completamente personali dove il confronto tra presente e passato rappresentano non una rottura bensì una naturale continuità frutto di una evoluzione storica e di una evoluzione della mentalità di due civiltà differenti.
Da una parte, infatti, la polimatericità delle opere esposte indicano un chiaro richiamo alle esperienze artistiche dello scorso secolo a cui però si aggiunge una razionale rappresentazione figurativa della realtà che è debitrice più alle pitture dell’età classica che alla cultura attuale.
Nelle rappresentazioni di Adriano la Fortini si concentra sugli elementi universali dell’imperatore: Adriano Architetto, Adriano il Cacciatore, il Musicista.
Le qualità intrinseche dell’Adriano uomo prendono il sopravvento sulle gesta dell’Imperatore. Non è la storia che interessa all’artista ma gli interessi culturali, le sue attitudini e le sue passioni.
Accanto alla figura dell’Imperatore appare quella di Antinoo, personaggio assunto nella cultura dell’antico Egitto a divinità la cui figura è legata al viaggio terreno ed amoroso di Adriano.
Nelle immagini presentate, l’artista riesce a far rivivere il senso dello spazio dell’arte, quello vero e culturalmente rilevante a metà tra il passato tangibile ed il passato mitico imponendosi come costruttrice della storia che non viene immortalata esclusivamente sulla base di una rappresentazione più o meno concreta della realtà ma in base ad una attività concettuale che si impone come una realtà altra, una realtà diversa.
Oltre ai già citati Centro Internazionale Antinoo per l’Arte e Università di Tor Vergata, questa mostra è nata anche grazie all’attività nell’ombra ma costante dell’Accademia Romana delle Arti sempre in prima linea nel supporto a questo mondo che oggi sembra essere qualcosa di completamente staccato dalla realtà di tutti i giorni ma che ha ancora moltissime cose da insegnare: l’arte figurativa.
Di Paolo Saluzzi