Il primo festival dell’era Macron

Festival di Cannes 17 maggio – 28 maggio 2017

 

IL PRIMO FESTIVAL  DELL’ERA MACRON .

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Era iniziato così Cannes 2017 con la polemica sull’immagine snellita di Claudia Cardinale

 

L’immagine ufficiale della 70esima edizione del Festival è quella della giovane attrice che balla nel 1959.

La sua silhouette, però,  è stata snellita rispetto alla foto originale, scelta che non ha mancato di sollevare qualche perplessità ai suoi fans .

Cosa diversa è avvenuta per la madrina del festival, l’attrice italiana Monica Bellucci, 52 anni, che ha rivelato di essere felicemente innamorata e conquista il palco del Palais Des Festivals in un abito di tulle blu, a tratti trasparente, inaugurando con un tango e un bacio mozzafiato all’attore francese Alex Lutz, di quindici anni più giovane, lasciando la platea ed il suo patner senza parole e, nell’inaugurare la settantesima edizione del Festival, candidamente dice: CANNES è come una donna: con l’avanzare dell’età acquista sicurezza e maturità e sia che si tratti di amore o di cinema io non ho mai avuto paura di correre rischi e di non temere nemmeno lo scorrere del tempo .

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Il Glamour è di casa a Cannes

Lo si respira ovunque, quasi lo si può palpareyy nell’aria che profuma di sale e di mare.

Sui red carpet da sogno, alle conferenze stampa alle star, ai photocall e ai numerosi e blindatissimi party esclusivi che per due settimane hanno infiammato la Croisette .

Ma anche all’aeroporto di Nizza, dove sono atterrare le star, o per le vie della cittadina, in versione più rilassata e casual .

 

Anche questa edizione del festival non ha deluso le aspettative, in quanto a potenziale fashion degli ospiti più attesi e delle presenze femminili nelle giurie .

A cominciare dalla madrina, che ha tagliato metaforicamente il nastro della cerimonia di inaugurazione e che ha presentato la serata di chiusura, domenica 28 dove l’italiana Monica Bellucci sul red carpet di apertura ha fronteggiato Bella Hadid e l’amica Emily Ratajkowski, entrambe con abiti semplici e con gioielli da sogno .

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Nella seconda giornata Rihanna ha lasciato tutti senza parole con il suo suntuoso abito bianco firmato Christian Dior . Ma a rubar la scena a tutte le giovani modelle e attrici del firmamento, in questi primi giorni del festival è : Susan Sarandon, che a 71 anni compiuti emoziona sia per l’abito lungo di Alberta Ferretti, con un decollete ed uno spacco da urlo sfoggiato sia per il suo look dal tocco fetish di Chanel, con una lunga gonna in pelle, sul tappeto rosso del film Nelyubov .

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NELLA GALLERY , GIORNO DOPO GIORNO , TUTTI I LOOK SULLA CROISETTE , CON I NOSTRI IMPLACABILI GIUDIZI

Ecco l’inconfondibile Italian Style, ieri è oggi

Da Sophia Loren a Gina Lollobrigida da Monica Bellucci ( quest’anno madrina ) a Valeria Golino . Il glamour delle dive italiane  sulla Croisette resiste dagli anni 50

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L’attuale edizione del Festival di Cannes occasione ghiotta per ripercorrere i più bei red carpet delle dive italiane, vere icone di bellezza e di eleganza, che sin dai primi concorsi hanno sfilato alla kermesse francese, tenendo alta la bandiera del cinema d’autore del BelPaese, che vanta il secondo posto per premi vinti .

Un revival di miti intramontabili, da Isa Miranda, premiata nel lontano 1949 con il Prix d’ interpretation feminine per il film Le mura di Malapaga, all’indimebticabile Sophia Loren, che proprio a Cannes vedrà consacrato il suo talento con La Ciociara, passando alla sua storica rivale Gina Lollobrigida, e ancora Claudia Cardinale, Monica Vitti, Margherita Buy, Monica Bellucci, fino alla giovane regista Alice Rohrwacher che con il suo Le Meraviglie ha trionfato nel 2014, guadagnandosi il gran Prix Speciale della Giuria.

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Meno fortunate, almeno per il cinema italiano, le ultime due edizioni : quella del 2015, con a capo della giuria i fratelli Coen, ha visto snobbato i tre registi di casa nostra in gara ( Moretti, Garrone e Sorrentino ), anche se sul red francese non è mancato il glamour di dive italiane come Valeria Golino e l’amica Valeria Bruni Tedeschi, Margherita Buy, Alba Rohrwacher elegantissima e sempre affascinante Isabella Rossellini . Ma ancor peggio è andato Cannes 2016, dove nessun film italiano era in gara .

 

LA GIURIA PRESIEDUTA DAL REGISTA SPAGNOLO PEDRO ALMODOVAR insieme ai giurati Maren Ade, Jessica Chastain, Fan Bingbing, Agnes Jaoui, Park Chan-Wook, Will Smith, Paolo Sorrentino, Gabriel Yared ha decretato i ……

VINCITORI DI CANNES 2017

 

PALMA D’ORO A THE SQUARE DI RUBEN OSTLUND .

Il film racconta delle bizzarre vicende di uno stralunato curatore di un museo di arte contemporanea alle prese con le sue idee creative nel segno dell’evento, dell’installazione, della sorpresa . Protagonista osta Christian ( Class Bang ), un’elegante quarantenne separato, ma buon padre di due figlie e con tanto di auto elettrica. Insomma un raffinato che vive di ossessioni creative a cui non sfugge, dopo essere stato scippato in una affollata piazza , di cellulare e portafoglio, che nessuno presta aiuto negli spazi aperti . Da qui una riflessione ( e la relativa installazione ) su chi crede nell’aiuto degli altri e chi no.

 

PREMIATI…

Diana Kruger e Joaquin Phoenix come migliori attori .

Sofia Coppola vince il premio per The Beguiled ( L’inganno ).

Nicole Kidman si aggiudica il premio per il 70.mo anniversario del Festival .

Premio a JASMINE TRINCA, miglior attrice nella sezione UN CERTAIN REGARD, grazie alla sua intensa interpretazione in FORTUNATA di SERGIO CASTELLITTO .

 

Il Grand Prix del 70.mo Festival di Cannes lo vince il film francese 120 battements per minute di Robin Camillo .

Il premio all’americano Joaquin Phoenix per migliore attore per il film You were never really here  di Lynne Ramsay .

La tedesca Diane Kruger per il film in The Fade di Fatih Akin si aggiudica il premio come miglior attrice .

Il film Loveless ( Nelyubov ) del regista russo Andrej Zvyagintesv vince il premio della giuria .

Il premio per la miglior  sceneggiatura va ex aequo ai greci Yorgos Lanthimos e Efthimis Filippou per The Killing of a Sacred Deer e alla britannica Lynne Ramsay per You were never really here .

La Palma D’oro al miglior cortometraggio va a Gentle Night del cinese Qiu Yang .

Menzione speciale della giuria al cortometraggio : Katto di Teppo Airaksinen .

La Camera d’or, il premio riservato all’opera prima, è vinta dal film francese Jeunne femme della regista Leorin Serraille, con una interpretazione molto intensa di Laetitia Dosch.

 

SABATO 27 MAGGIO UMA THURMAN, PRESIDENTE DELLA GIURIA DELLA SEZIONE “UN CERTAIN REGARD” HA ANNUNCIATO I PREMIATI  DI QUESTA SEZIONE PARALLELA…..

L”ATTRICE STESSA HA DEFINITO IL SUO VERDETTO ” FELICEMENTE ISTERICO”

 

L’Italia può festeggiare il premo per la migliore attrice VINTO DA JASMINE TRINCA PER FORTUNATA IL BEL FILM DI SERGIO CASTELLITTO

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Elenchiamo i vincitori …

Miglior film: Lerd dell’iraniano Mihammad Rasulof

Miglior regista: L’americano Taylor Sheridan all’esordio con Wind River, dedicato al popolo dei nativi-americani vittima da sempre dell’ingiustizia dei bianchi .

Migliore regia: il messicano Michel Franco per Le figlie d’aprile .

Migliore interpretazione: YASMINE TRINCA PER LA SUA INTERPRETAZIONE IN “FORTUNATA” DI SERGIO CASTELLITTO .

 

Un inedito premio per “La poesia è la creativita” viene assegnato al francese Mathieu Amalric autore del film Barbara .

 

” A CIAMBRA” VINCE IL PREMIO LABEL EUROPA DELLA QUINZAINE DES REALISATEURS

 

Un “documentario di formazione” laddove si mescola il cinema del reale al genere di finzione Bildungsroman. Protagonista è il 14enne Pio Amato: suo è  il punto di vista sulla propria numerosa famiglia e su quanti appartengono alla cerchia estesa, in un territorio contraddittorio, difficile e certamente auto regolamentato da norme raramente vicino alla legalità .

Dalla QUINZAINE Des REALISATEURS del Festival  di Cannes arriva un premio per il film italiano A Ciabra di Jonas Carpignano: il LABEL di Europa Cinemas . Un riconoscimento importantissimo perché sono gli esercenti di qualità ad assegnarlo e il premio consiste nella garanzia agevolata delle sale per uscire nelle nazioni europee in cui il film verrà comprato . Immerso nella comunità rom di Gioia Tauro, dove il regista è  nato e da qualche anno ha deciso di risiedere tornando dall’America .

Il giovane Pio si muove già scaltro da ladruncolo, da negoziatore, ma anche da protettore dei suoi cari . Bella è l’amicizia con la comunità africana di Rosarno, considerata quasi una seconda famiglia ma la legge della sopravvivenza lo porterà purtroppo a delle scelte sempre al limite, come del resto è la sua gente .

Jonas Carpignano- formatosi a New York è  pupillo di Martin Scorzese ha coprodotto a Ciambra – tiene la mano ferma e personale sul racconto, dimostrando capacità linguistiche e originalità stilistiche . Un premio meritato e che sicuramente gli aprirà nuove porte: già la fondazione Sundance Film Festival ha annunciato di distribuirlo negli Usa mentre la I Wonder lo porterà infine nelle sale italiane .

” Secondo me parlo abbastanza bene dei rom, anzi li amo, sono la mia famiglia . E vero faccio vedere certe cose, ma solo il sette per cento di loro delinque, ma al di là di questi fatti, e di queste cose nel mio film su capisce che sono persone e possono essere amate .

È vero riconosce Carpignano “mi sono imbattuto nella comunità rom dopo il furto della mia auto.

A Gioia Tauro è  a loro che devi rivolgerti in questi casi, ma poi è diventata la mia famiglia .

Per fare questo film li ho frequentati per circa cinque anni.

 

La pellicola riceverà ora il sostegno della rete Europa  Cinemas, con ulteriori promozioni e incentivi per gli espositori per estendere la proiezione del film sullo schermo .

Jonas Carpignano è un regista europeo emergente che sa sottolineare il potere e il potenziale magico del cinema, trasportando il pubblico in un ambiente raramente visto, una comunità rom nel sud dell’Italia .

Il dialetto che parlano i protagonisti raramente è stato ascoltato sul grande schermo ed è un vero e proprio personaggio del film .

Le superbe interpretazioni guidano una narrazione avvincente; lo stile di Carpignano conduce il film verso la vita reale senza fare denunce sociali” .

 

YASMINE TRINCA VINCE A CANNES

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Il premio “Un Certain Regard” per la migliore attrice con un film di SERGIO CASTELLITTO “FORTUNATA”

attualmente nelle sale

 

L’attrice interpreta una trentenne che cresce da sola la propria bambina coltivando il sogno di una vita migliore in una Roma periferica e degradata .

 

Un altro riconoscimento al cinema italiano dopo il premio al film di Jonas Carpignano A Ciambra, insignito del premio Europa Cinemas LABEL .

Il premio come miglior film è  andato a A Man of Integrity del regista iraniano Mohamnad Rasoulof, premio della giuria al messicano Michel Franco per Las hijas de abril, miglior regista e stato designato l’americano Taylor Sheridan per Wind River mentre il premio Un Certain Regard “per la poesia” è  andato Mathieu Amalric per il suo Antibiopic Barbara.

 

LO DEDICO A MIA MADRE – HA DETTO L’ATTRICE – E A MIA FIGLIA, che stamattina, quando stavo per ripartire, mi ha detto ‘mamma, non mi lasciare”’ . “Ci hanno richiamato, a Cannes non sai mai per quale premio, non te lo dicono, ma cosa importa? – dice CASTELLITTO – sono felice, orgoglioso, fiero . Fiero che  FORTUNATA stia piacendo al pubblico e alla critica e che la giuria presieduta dalla guerriera Uma Thurman abbia amato la nostra

 

” guerriera di Tor Pignattara ” .

Dell’immagine della guerriera e della storia di Fortunata come un racconto di guerra il regista aveva parlato fin dal principio: ” Ho girato il film come poteva essere un film bellico, quando vediamo Fortunata camminare per le strade di Tor Pignattara ho cercato di filmarla come avrei filmato lo sbarco di Normandia .

Nell’incontro con l’ex marito, che qui è il nemico, c’è una sorta di combattimento dentro questa terribile giungla che può essere la città in certi casi” .

Nel film c’è Edoardo Pesce nel ruolo dell’ex marito, Stefano Accorsi in quello dello psicologo che prima ha in cura la figlia di Fortunata poi se ne innamora, Alessandro Borghi in quello del migliore amico di Fortunata, il problematico Chicano, Hanna Schygulla in quello della madre di Chicano ex attrice teatrale ☆


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