Chi era Alan Turing? Uno scienziato molto particolare. Colui che riuscì a decifrare il celebre (ma forse non da tutti conosciuto) Codice Enigma, un sistema e un apparecchio di comunicazione criptata che i nazisti sfruttarono durante la seconda guerra mondiale per spostare sommergibili, scambiare informazioni segretissime e comunicare piani d’attacco. Finché non fu scoperto da un team di scienziati britannici capitanati, appunto, da Turing, giovane brillante matematico e crittografo, in realtà sfortunato essere umano, solitario, geniale, omosessuale e per questo perseguitato dalla “buona” e bigotta società dell’epoca.
Su di lui è stato fatto un bel film, “The Imitation Game”, protagoniosta insieme a Keira Knightley, Benedict Cumberbatch, davvero perfetto nell’impersonare un uomo dalla personalità complessa e compressa. Diretto da Mortem Tyldum, il film sembra aver sedotto ogni angolo del Pianeta e, soprattutto, della critica americana, visto che si avvia alla corsa agli Oscar decisamente tra i favoriti (con 7 nomination).
Dopo le 5 nomination agli Australian Academy Awards e le altrettante cinque ai Golden Globe nelle principali categorie, “The Imitation Game” se n’era aggiudicate già la bellezza di 9 ai prestigiosi British Academy of Film and Television Arts, che verranno assegnati domenica 8 febbraio, come Miglior Film, Miglior Film Inglese, Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Non Protagonista, Miglior Montaggio, Miglior Scenografia, Migliori Costumi, Migliori Effetti Sonori. Uscito in Italia il 1° gennaio distribuito da Videa, il film ha incassato solo nella prima settimana di programmazione 2.658.000 euro, ottenendo un ottimo risultato tra i numerosi film delle passate feste natalizie.
Alan Turing, uno dei più straordinari eroi non riconosciuti della Gran Bretagna, riuscendo a decodificare l’inviolabile codice Enigma usato dalle forze armate tedesche ha contribuito a ridurre la durata del conflitto e a salvare milioni di vite. E sempre dalla sua straordinaria mente è uscito quello che potremmo chiamare il prototipo numero uno di ciò che sarà il computer. Benedict Cumberbatch (“Il Quinto Potere”, ” Into Darkness – Star Trek “, e per la TV “Sherlock”) e Keira Knightley (una nomination ai BAFTA per “Espiazione”, e candidata all’Oscar® per “Orgoglio e Pregiudizio”) interpretano rispettivamente il ruolo di Turing e della sua alleata e collega di decrittazione Joan Clarke, ma anche il resto del cast è di prim’ordine: vi troviamo, fra gli altri, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear, Charles Dance, Allen Leech e Matthew Beard.
Il film, uscito vincitore dall’ultima edizione del Toronto Film Festival e accolto con entusiasmo al London Film Festival, ha già trionfato agli Hollywood Film Awards aggiudicandosi i premi per Miglior Attore (Benedict Cumberbatch), Miglior Attrice non Protagonista (Keira Knightley), Miglior Regia (Morten Tyldum), Miglior Compositore (Alexandre Desplat). Ha proseguito benone a Berlino e il 22 febbraio sapremo che cosa succederà al fascino magnetico di Mr. Turing durante la notte delle stelle al Dolby Theatre di Los Angeles.
Riccardo Palmieri