Carissimi amici, è arrivato il momento di vedere il bel calcio, fatto di passioni e combattimenti all’arma bianca, che nel calcio è la tecnica e il sano agonismo sportivo.
Così speriamo tutti, e certamente Juventus e Fiorentina, nella tripla sfida Campionato di Serie A e coppa Uefa offre più di uno spunto interessante.
La “Vecchia Signora” non finisce mai di stupire per la capacità di interpretare le gare, la forza del suo centrocampo è mostruosa, la qualità tecnica agghiacciante, la difesa ermetica. Un bel guardare la Juve di Conte cui devono andare di forza i complimenti di tutto il calcio italiano. Se gli dei del calcio, che come tutti gli dei si divertono maledettamente con noi, fossero stati piu benevoli, anche in Europa ci sarebbero stati dei risultati diversi, non che a Istambul ci sia sempre il sole, ma quello che è successo nella Champions della Juve ha dell’incredibile comunque la si voglia vedere. Di contro la Fiorentina di Montella, la quarta forza del campionato, uno dei meccanismi di gioco piu interessanti del bel paese, fatto di possesso palla, tecnica, intensità e una filosofia di gioco che porta sempre ad affrontare a viso aperto l’avversario, a fare la gara per vincere, su qualsiasi campo. Ne scaturiscono partite divertenti, dove la palla viaggia veloce. Il merito di Montella e della Fiorentina tutta è stato anche quello di saper riorganizzare una squadra che ha perso l’attacco per degli infortuni gravissimi. Non si sostituiscono agevolmente Pepito e Gomez, se è vero che con assenze nell’ordine di mesi dal campionato, il primo è ancora ai vertici della classifica dei cannonieri e il secondo è in odore di mondiale.
Ora, il primo atto della sfida è andato in archivio con la vittoria della Juventus (1 – 0). Della gara potete leggere tutto nelle cronache, a me interessa sottolineare che la partita è stata giocata senza due dei piu forti centrocampisti della serie a, Borja Valero e Pirlo, con un substrato di veleni per come le squalifiche sono arrivate. Il capitolo delle decisioni incredibili nel calcio è ampio (troppo), ne parleremo, ma per ora vale la considerazione che sarebbero bastati i due per giustificare il prezzo del biglietto. La gara si può riassumere equilibrata (un tempo per parte) decisa da una giocata incredibile di Asamoah che ha fatto la differenza.
Come è possibile che con queste premesse ci siano stati cori antiebraici, cartelli inneggianti alla tragedia dell’Heysel, cartelli favorevoli ad incidenti aerei avvenuti nel ‘49?
Che c’entrano i morti?
che c’entrano gli ebrei?
ma che c’entrano anche le persone di razza nera, che c’entra il Vesuvio, che c’entrano i comunisti, che c’entrano i fascisti, che c’entra se uno è nato a Bergamo e l’altro in Sicilia… che c’entra?
Un impazzimento generale, anzi, un impazzimento di qualcuno che nelle dinamiche perverse del branco viene seguito da qualcun altro in maniera insensata, gli altri rispondono con altre forzature assurde, in una continua gara al ribasso, verso la demenza assoluta.
Nessuno ( quasi…) degli urlatori crede alle cose che dice, le dice e basta, sono congeniali allo sfogo, alla frustrazione della sconfitta o all’esaltazione della vittoria, fuori dal contesto mai si direbbero simili scemenze, ma li è un altra cosa.
E invece non lo è per niente, anzi il luogo è proprio quello preposto per la diffusione, così che dieci persone fanno la notizia dallo Juventus Stadium in mezzo mondo.
Ora, ci saranno due partite che sono una festa per chi ama questo sport, si decide il futuro in Europa di due squadre che meriterebbero ambedue il passaggio di turno, aldilà di tutte le rivalità che sono il pepe di questo sport, per favore godiamoci le partite con sani sfottò a viso aperto, come dovrebbe sempre essere e che vinca il migliore.
Francesco Vannozzi
(special thanks to Enrico Braggiotti)
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