Honda CR-V: l’auto che va oltre la qualità giapponese

La volevo provare e così è stato. Il recente ricordo dei Fuoribordo Honda, testati lo scorso mese, ha acceso in me la curiosità di come, anche nelle auto, la qualità giapponese potesse salire in cattedra come è avvenuto, negli ultimi anni,  nel settore della nautica. E così è stato. La punta di diamante della gamma Honda auto, la CR-V si è “prestata” ad essere  strapazzata dal sottoscritto, per ben 30 lunghi giorni. Risultato del test: ho guidato un’auto eccellente!

Al primo impatto potrei dire, stile sobrio, ma elegante. Un Suv moderno che si lascia ammirare per le sue linee pulite disegnate da una “penna” raffinata  di un designer che nella normalità si è voluto distinguere.

La CR-V è una macchina che si fa guardare con curiosità ed attenzione. Diciamo subito che molte ore devono essere state dedicate alla progettazione della CR-V in galleria del vento. Sapete perché?  Il primo grande pregio di questa “importante” SUV, e’ l’esame della la voce “fruscii” che risulta essere inesistente. In città, come in autostrada, la silenziosità di marcia è da 10 e lode. Questa è l’auto più silenziosa che abbia mai guidato. Dote che si unisce ad un’altra dote, ovvero la maniacale attenzione che i tecnici giapponesi hanno avuto anche per gli assemblamenti dei vari elementi che compongono l’auto ( cruscotto, pannelli sportelli ecc. ecc). I cigolii che ancora si riscontrano su blasonate autovetture europee sono nella CR-V inesistenti.

Ci mettiamo alla guida… da subito si percepisce l’idea di essere su di una autovettura molto comoda, dai tratti a volte sportivi Il cockpit è moderno, semplice e molto funzionale, originale, tutt’altro che minimalista. Gli schermi OLED non appartengono alla filosofia di questa autovettura, ma soprattutto non lo cerca in vettura  il  suo usufruitore; gli ADAS ci sono tutti e sono di ultima generazione e risultano essere “mai invasivi”. Il confort di questa CR-V è davvero elevato. Mi direte che per una Suv di quasi 5 metri è scontato… io credo che gli ingegneri nipponici abbiano, anche in questo caso, fatto un eccellente lavoro!!!  5 stelle alla voce agilità e tenuta di strada per questa CR-V.

Ho avuto, come dicevo, la possibilità di testare “bene “ questa autovettura e posso dire che anche il “capitolo” consumi fa pendere l’ago della bilancia verso l’eccellenza. Merito di una originale, quanto moderna, Power Unit.

Cominciamo con il dire che la Honda  CR-V è proposta sia in versione full hybrid, la nostra, (anche 4×4, con albero di trasmissione che porta il moto alle ruote posteriori) che in versione plug-in. Elettrico, si elettrico no. Honda sembra aver trovato il giusto compromesso capace di accontentare tutti.

Il motore elettrico da 184 CV spinge, quasi sempre, l’autovettura in condizioni normali….poi,  quando si presenta la necessità, i tecnici Honda hanno previsto di affidarsi ad un motore endotermico, benzina, di 2.0 litri, quattro cilindri da 148 CV che ha il compito di servire da generatore che produce corrente. Geniale! In piu’ quando si percorre la strada a velocità costante,  in determinate condizioni, il quattro cilindri si collega alle ruote, tramite un cambio a due rapporti. Ma la powertrain Honda fa di più e si distingue dalla concorrenza. Il sistema Honda simula anche le cambiate, perfino quando a muovere le ruote risulta essere il motore elettrico: non c’è quindi l’orrendo “effetto scooter” comune ad altre tecnologie ibride giapponesi …  Sembra  di guidare un’auto con cambio automatico! Esame superato per questa autovettura e complimenti ad Honda per sviluppare in questo periodo prodotti automobilistici di grande interesse, leggasi ZR-V.

 

 

 

 

 


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