Emergenza soccorso118: 3 e 5 sono i numeri che possono salvare ogni anno 24.000 vite

Balzanelli, Presidente SIS118, “Voglio un’Italia cardioprotetta, il decreto Balduzzi? una garanzia istituzionale.”

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Ogni anno, nel nostro Paese muoiono 60.000 persone di arresto cardiaco improvviso. “ Se entro 3 minuti dall’insorgenza del sintomo intervenissimo con un massaggio cardiaco ininterrotto e se entro 5 minuti, sempre dall’insorgenza del sintomo, il paziente ricevesse scariche da defibrillatore, potremmo avere il 40% di morti in meno. Mario Giosuè Balzanelli, Presidente del SIS 118, è categorico. Bisogna intervenire subito, introducendo una nuova cultura del soccorso. “Il SIS 118 e’ al lavoro per realizzare, al più presto, un grande progetto di civiltà che denominiamo ” Italia Cardioprotetta” in cui, con immediatezza, in presenza di un arresto cardiaco, i cittadini sappiano fare il massaggio cardiaco ed utilizzare il defibrillatore (DAE). Occorre censire i DAE presenti in tutto il territorio nazionale – prosegue Balzanelli e soprattutto implementare la disponibilità dei DAE negli ambienti di vita e di lavoro del Paese, sviluppando i progetti di defibrillazione precoce di comunità, strategicamente coordinati, nelle fasi di implementazione oltre che operative, dai Sistemi 118 territorialmente competenti. La presenza dei DAE nelle palestre e nei contesti  plurali delle manifestazioni sportive, anche dilettantistiche, sancite dal decreto Balduzzi, è garanzia istituzionale – ed irrinunciabile – di tutela della vita, ormai assolutamente indifferibile nei contesti attuativi dei vari territori del Paese, considerato l’inesorabile, più drammatico, quotidiano succedersi di decessi che l’esecuzione immediata del massaggio cardiaco e l’utilizzo immediato di un DAE avrebbero, con ampio margine di probabilità, potuto evitare.”


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