ASMA grave: a Firenze un convegno studio dopo la proposta di legge dell’On.Vito de Filippo.

Se la patologia delle vie aeree si stima interessi almeno 5 milioni di italiani, circa l’8% di loro è affetto da asma grave e spesso non risulta adeguatamente presa in cura e supportata attraverso interventi educazionali.

La popolazione con asma severa, spesso, ha un controllo limitato o assente della malattia e ciò determina un declino della funzionalità respiratoria ed un elevato rischio di mortalità in questa popolazione.

Una malattia, quella dell’Asma Grave, che ha trovato attenzione non soltanto nel mondo medico, ma anche in quello politico e dell’associazionismo .

In occasione dell’incontro sul tema, organizzato da Gutenberg educational per giovedi 25 maggio a Firenze presso l’Assessorato al Diritto alla Salute, con il contributo incondizionato di Astrazeneca,  ci sarà un momento di ascolto e confronto con il relatore della legge sull’asma, On. Vito de Filippo. Presenti saranno anche l’assessore alla Salute della Regione Toscana, Simone Bezzini e il presidente della Commissione sanità Regione Toscana Enrico Sostegni.

L’aderenza alla terapia è molto bassa, ricorda Enrico Desideri – Presidente Fondazione per innovazione e la sicurezza in sanità – secondo alcuni studi inferiori al 50%, e si osserva un pericoloso abuso di corticosteroidi orali. Alla base di quanto osservato è condiviso il parere che i pazienti con asma, perfino grave, non vengano – frequentemente – assunti in cura in prossimità e proattivamente e che, inoltre, non vi sia un sistematico raccordo fra le cure primarie e la rete specialistica (community of practice) attuando un PDTA/ PAI integrato e monitorato (integrated care pathway).

A tale proposito è utile sottolineare, prosegue Desideri,  il segnalato peggioramento della gestione della cronicità nello scenario PANDEMICO e post-COVID. Occorre, quindi, promuovere ed implementare interventi tesi:

  • Alla formazione del management e middle-management delle Aziende Sanitarie al fine di condividere, attuare, monitorare i nuovi modelli di reti integrate fra ospedale e territorio;
  • All’educazione dei pazienti all’uso corretto dei farmaci;
  • Alla formazione degli stessi clinici (specialisti e MMG) e dei farmacisti territoriali per implementare – anche attraverso sistemi di alert – la aderenza alla terapia.
  • La standardizzazione di percorsi integrati per i pazienti. Infine, occorre rimodellare i Sistemi Informativi per favorire l’interoperabilità degli stessi e il governo dei dati sanitari all’interno della comunità di pratica promossa dalla Delibera R.T. 469/maggio 2021.

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