L’edizione sanremese affidata alla direzione artistica di Carlo Conti ha superato brillantemente l’impatto della prima puntata offrendo uno spettacolo veloce e condotto in maniera sobria ed aziendalistica
La scaletta della serata è stata vincente perchè, al di là dei cantanti in competizione, ha saputo trattenere il pubblico in attesa delle due performances che hanno calamitato il pubblico di diverse fasce di età: Tiziano Ferro ed Albano e Romina Power che sono stati i veri protagonisti della puntata.
Lieve la presenza, se non inutile, di Emma ed Arisa, impacciate nella lettura ma ben giocate nel travestimento degli abiti per creare argomenti di dibattito vacuo. La Rocio molto bella, molto bella e….
Tutta la serata è povera di testi autoriali e la prova più evidente è stato l’intervento di Alessandro Siani, a volte imbarazzato e alla ricerca di un filo smarrito.
L’attenzione dei media su Sanremo è sempre totalizzante ed anche un pò esagerata; dopotutto sono 5 serate di intrattenimento musicale ed ormai è l’unico spazio professionale per l’esibizione dei cantanti, emarginati in questi anni dai format alla X Factor e dalle gare della De Filippi.
Questa edizione è tornata al nazional-popolare storico di Raiuno con la famiglia numerosa del Sud, le scollature castigate, il conduttore elegante e per bene, le opere buone e via di seguito.
La seconda puntata giocherà sulla trasgressione con il/la cantante barbuto/a che speriamo porti fortuna alle giovani promesse come un numero circense di grande effetto.
SANREMO VA…
Sanremo va… e speriamo anche l’Italia
Carlo Orichuia
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