Ci avviciniamo alla Regione Campania e cominciamo a respirare il fascino e l’atmosfera che può creare un’imbarcazione unica nel suo genere: Il gozzo sorrentino. La Baia Nautical è un cantiere che noi seguiamo da tempo, con attenzione, poiche’ interpreta, in chiave moderna, la tradizione dei maestri d’ascia; qualità dei materiali e cura nella progettazione sono i valori aggiunti che questa “famiglia” di artigiani offre agli amanti delle “barche”. Parliamo di famiglia e ci viene incontro il “padre” di “La Baia Nautical” ovvero Enzo Mangiapia. Sorriso e cortesia spalancano le porte all’ultima creazione del cantiere: il Venere 28 Confort. Enzo sa già che vogliamo conquistare la manetta di questo “capolavoro” e così ci invita a salire a bordo. Prima sorpresa: l’imbarcazione è motorizzata con un monomotore… oltre 9 metri di barca per una larghezza di oltre 3 metri.. sarà sufficiente un solo motore? come si manovrerà questa imbarcazione con la trasmissione in linea d’asse?
Accendiamo il motore.. il rumore è quello di un bel turbodiesel “pieno” . La nostra sensazione trova conferma nella realtà: 250 hp, turbodiesel, 6 cilindri, firmato Hyundai. Usciamo dal golfo di Gaeta a lento moto e le manovre in porto sono subito una piacevole sorpresa, ma lo vedremo meglio al termine della prova. Appena il motore ha raggiunto la sua temperatura di esercizio, un meraviglioso quanto fastidioso ponentino decide di mettere alla prova il nostro Venere 28 confort. L’assetto è quello del gozzo tradizionale ( prua all’in su’) il Venere 28 prende velocità con una facilità strabiliante. La coppia di questo 6 cilindri è esuberante. La carena è fantastica, morbida, asciutta, veloce. 2400 giri, 21 nodi… che meraviglia.. I consumi? Immaginate di avere un fuoribordo 4 t di ultima generazione.. praticamente irrisori. Togliamo il gas all’improvviso per vedere quanta acqua “ritorna” sulla plancetta di poppa. Risultato: nella norma. Nella norma però non sono le prestazioni velocistiche. Rientriamo in porto e nella parte riparata del golfo “affondiamo” la manetta. Il Gps segna 28 nodi. E’ tempo di rientrare. Ci attende la manovra. Il Venere 28 non “scarroccia”; non è necessario usare neppure l’elica di prua.. pensate, stiamo ormeggiando un’imbarcazione con trasmissione in linea d’asse, monomotore…così, con estrema naturalezza.
A questo punto non ci rimane che godersi gli interni e i particolari di coperta. Legni pregiati, rifiniture di altissimo livello… ma le parole non rendono giusto merito a questo “natante” di gran classe. Cabina ad altezza uomo per tre quarti, letto matrimoniale più letto da una piazza e mezzo, toilette in locale separato… la vacanza in barca sposa, su questo Venere 28, il vero confort e il sano divertimento.