Sono stati conferiti sabato i riconoscimenti legati al Gran Premio Internazionale di Venezia. Nella cornice del Centro Congressi del Presidio Militare “A. Cornoldi” in Riva degli Schiavoni a Venezia, due cerimonie per la consegna dei prestigiosi premi simbolo della Serenissima.
Il Leone d’Oro per la Pace 2018 è stato assegnato al Presidente della Repubblica di Serbia Aleksandar Vučić, figura designata per l’attività di distensione dei rapporti internazionali nell’area balcanica che ha contraddistinto il suo mandato.
Il Leone d’Oro per la Pace è stato ritirato dall’Ambasciatore della Repubblica di Serbia a Roma Goran Aleksić
Il premio è stato consegnato dal Presidente della Fondazione Foedus Mario Baccini e dal Presidente del Gran Premio Internazionale di Venezia, Sileno Candelaresi, titolare del premio e della licenza d’uso dei relativi marchi.
“La consegna del leone d’oro per la Pace 2018 è l’occasione per sottolineare come le azioni e i simboli possano essere testimonianza di un’attività che quotidianamente deve essere esercitata per il bene comune. Il leone simbolo di San Marco ci ricorda come la parola sia importante per affermare le nostre radici comuni in una comunione di intenti che si traduce nel messaggio di pace”.
Con queste parole il Presidente della Fondazione Foedus Mario Baccini ha accompagnato la consegna del Leone d’Oro per la Pace 2018.
“Il Leone d’Oro simbolo della Serenissima viene conferito a quei personaggi che si sono distinti per il contributo apportato sulla scena dei rapporti interstatuali. Il premio vuole essere un simbolo, un emblema di rinascita in un mondo così martoriato dagli attuali sconvolgimenti geopolitici”. Ha dichiarato il presidente del Gran Premio Sileno Candelaresi.
“Il fatto che io sia vincitore di questo bellissimo premio, io che provengo dai Balcani, più volte nominati ‘incubatrice di guerre’, dai Balcani in cui le vittime hanno appianato la storia, dalla Serbia i cui figli, per generazioni, crescevano per la guerra, da Belgrado, che è stata rasa a terra 44 volte, dal Paese, dalla Regione, in cui una morte onorevole fu per secoli il dovere e il compito principale significa più della speranza stessa. E la prova che nel mio Paese, nell’intera Regione, esiste quella silenziosa, anonima maggioranza che desidera la pace, che la vive come conditio sine qua non, come necessità primaria e che desidera dopo i secoli di morte che nasca una nuova epoca, quella in cui la virtù sarà partorire, vivere, aiutare, curare e non più uccidere, e non più morire. Perciò questo premio va a loro, a questa maggioranza senza nome, senza la gloria, agli ignoti, a quei bravi e silenziosi cittadini serbi da cui sono vincolato a cercare la pace, i quali mi hanno appoggiato dandomi la forza, impegnandomi a farlo in modo tale da essere infine premiati, non solamente con il Leone d’Oro ma con la pace. Cari amici, grazie di questo bellissimo premio, e grazie di aver mostrato, anche in questa maniera di pensare a noi e di tenerci. Significa molto per noi, appartenenti ai piccoli popoli, vedere che facciamo parte del mondo e del suo insieme, anche quando in esso la pace diventa una rarità e il premio”.
Queste le parole del messaggio che il Presidente della Repubblica di Serbia ha affidato all’Ambasciatore Goran Aleksić
Per l’occasione, si è celebrata anche la cerimonia di consegna del Leone d’Oro per l’Imprenditoria 2018, nonché dei riconoscimenti al merito per personaggi illustri del mondo dello spettacolo.
Tra gli illustri Leoni d’Oro alla Carriera,
Riccardo Cocciante
Cesare Ragazzi.
Il Leone d’Argento è stato invece assegnato per l’occasione a personaggi quali Carolina Marconi
Alvaro Vitali.
Madrina della rassegna è stata Luz Adriana Sarcinelli, Leone d’Argento come miglior attrice 2016.