Sempre in trasferta tra i più importanti teatri dell’Opera del mondo Chiara Taigi si è fermata qualche giorno a Roma, sua amata città natale, per prendere parte al Concerto di Natale che si è svolto il 28 novembre nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
Abbiamo approfittato di un momento del suo tempo libero per scambiare qualche opinione.
Il fenomeno della forte presenza di voci liriche dall’Est Europa come ha cambiato la scena teatrale?
E’ un fenomeno reale: le voci dell’est sono più forti e più resistenti, forse il clima dove sono nate le rende più determinate. Chiaramente c’è un antagonismo tra noi ma a volte anche invidia.Un altro elemento è che oggi tutte le soprano sono molto più belle rispetto agli ’60-’70, il che spettacolarizza la scena, anche se a volte ci sono cadute di dubbio gusto.
Invece i grandi tenori sono scomparsi dopo la grande presenza di Carreras, Domingo e Pavarotti?
C’è un ritardo anche perchè i tenori iniziano a cantare troppo presto e non maturano: forse anche perchè i maestri di canto sono in estinzione. In ogni caso il ruolo del tenore è fondamentale: Il tenore canta sempre l’aria più bella dell’opera e la più coinvolgente: chiaramente anche per questo ruolo lo studio è fondamentale.
Esiste una differenza tra il cantare in Italia od all’estero?
No, esiste una grande differenza di cachet, la sofferenza dei teatri lirici italiani ha ridotto di molto i compensi ed inoltre la tassazione in Italia è troppo elevata.
I prossimi impegni? All’estero mi aspettano una Butterfly e una Norma ed una serie di concerti tra Torino, Firenze e Roma. Poi 16 recite in Inghilterra in varie città ed un altro importante progetto che voglio ancora tenere segreto.
Tu sei anche una bella donna. questo ti ha creato dei problemi? Sicuramente all’inizio della mia carriera il mio aspetto mi ha ostacolato, ma ho tenuto duro.Oggi ho superato il problema del corpo nel rispetto della mia cristianità. Adesso al mio ruolo è riconosciuto il valore di “cantattrice” in cui la bellezza della voce si unisce a quella del corpo.