ANNO 2014 – Juventus Fiorentina la triplice sfida

fiorentina-juventus
Ecco quà, è finito il trittico che ha portato le due squadre ad affrontarsi 3 volte in pochissimi giorni.
Vittoria della Juventus nella 27-esima giornata del campionato, passaggio ai quarti della Juventus nella doppia sfida per la Coppa Uefa.
Palla al centro, i giochi sono fatti.
Una volta di piu ci sono i complimenti alla Juventus, una magnifica squadra, che sta battendo ogni record sul campo.
Niente da dire e da fare per nessuno, perlomeno in Italia. L’impianto c’è, la forma fisica regge (anche se certe volte scricchiola), i campioni sono determinati e volitivi. C’è sempre qualcosa che fa la differenza e quasi sempre è a favore della squadra bianconera.
Tutto quà? no, niente è semplice nella vita, figuriamoci nel calcio,  andiamo a vedere cosa è successo.
Campionato: Che la Juve soffra il gioco della Fiorentina si era capito fin dalla gara vinta all’andata con un memorabile 4 – 2 di cui ancora si sente l’eco al Franchi, il ritorno lo vince la Juve per 1 -0  a Torino con un evidente calo fisico nel secondo tempo che poteva portare al pareggio.
Poi sono venute le due gare di Europa League.
All’andata è stato pareggio per 1 – 1.
Un pareggio meritato, avanti la Juventus, insegue la Viola che nel finale pareggia con una zampata del rientrante Gomez.
A questo punto tutti hanno capito che la presunta “pratica” Fiorentina, non sarebbe stata chiusa semplicemente, sempre che la Juventus fosse riuscita a chiuderla. Questo risultato portava la qualificazione piu vicina ai Viola rendendo ancor piu avvincente la gara di ritorno.
Al Franchi in una cornice spettacolare di pubblico vince la Juventus per 0 – 1 grazie ad una magnifica punizione di Pirlo, gara comunque equilibrata fino a quel punto, a dire ancora una volta della capacità della Fiorentina e di Montella di interpretare al meglio le partite con la squadra piu forte d’Italia. Il rimpianto per i fiorentini è non aver potuto vedere cosa sarebbe stato senza gli sciagurati infortuni di Gomez e Giuseppe Rossi, due campioni assoluti che avrebbero potuto risolvere gara e qualificazione, ma si sa che “con i se e con i ma” si va poco lontano. La mia opinione è che anche con loro la Juve appare oggi piu completa, per cercare di essere alla pari occorreva anche una forma fisica eccellente, che la Viola comunque non poteva avere visto la quantità di partite giocate tra campionato, Europa Legue e Coppa Italia (di cui è finalista con il Napoli).
Quindi Juventus avanti, palla al centro, come ho detto.
Si in effetti la parte sportiva propriamente detta è abbastanza lineare.
Ma a complicare il mondo del pallone e lo spettacolo chiamato calcio ci pensano anche arbitri, ma non è questo il caso, giornalisti, cronisti, addetti vari, le mogli dei calciatori, le aquile che volteggiano sui campi, le amanti spaccafamiglie con i relativi tweet etc. etc.
Questa volta è toccato allo stimatissimo allenatore, Conte.
A lui diciamo che non ci si maschera dietro un presunto disinteresse alla coppa Uefa per paura di essere eliminati, non è da Juventus e non è da grande allenatore. La novella della volpe e l’uva la conoscono tutti fin da bambini, non è davvero dignitoso per nessuno evocarla (per poi festeggiare come se si fosse vinto una coppa dei campioni in mezzo al campo). Milioni di ragazzi guardano ed emulano questi comportamenti, che sono futili, d’accordo, ma si sommano a fatti gravi che continuamente hanno segnato questi anni abbassando, con autoindulgenze in ogni ambito, quella voglia di giustizia e verità che contraddistinguono un grande popolo da un popolicchio. Le responsabilità è una fatica necessaria (cui derivano comunque anche tanti vantaggi).
Una nota positiva che voglio segnalare è la cena tra i Della Valle e la dirigenza della Juventus. Il protocollo Uefa lo prevede e io penso che sia stata una bellissima occasione per riimbastire dei rapporti che sono divenuti sempre piu tesi. L’ “affaire” Jovetic, intercettamenti vari di giocatori acquistati dalla Fiorentina in non meglio specificati aereoporti europei da parte di Marotta, le diaspore mediatiche tra Della Valle e Elkann (aimè poco mediatiche e molto sostanziali), se non bastassero gli ultimi venti anni di calcio piu o meno giocato.
Non ce n’è proprio bisogno, anzi, stemperare le polemiche è necessario perchè non può essere che l’irrazionalità prenda il sopravvento nelle dirigenze, quando la tensione nelle tifoserie basta e avanza.
Francesco Vannozzi
(special thank’to Enrico Braggiotti)


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