Parte il 22 marzo nel parmense la rassegna che porta il rock il jazz e l’elettronica nei teatri della lirica e nell’officina creativa di Lenz
Prendete una proposta musicale di elevata qualità, aggiungete un modo totalmente nuovo di fruire dei teatri e dei loro spazi spesso inutilizzati e miscelate il tutto con Tanqueray No. TEN, il gin pluripremiato dalle inconfondibili note agrumate. Il risultato è il Barezzi Night, una nuova rassegna che si terrà dal 22 marzo al 19 giugno nei teatri di Busseto, Fidenza e Parma.
Dopo lo straordinario successo di pubblico e critica dell’ottava edizione del Barezzi Festival che ha portato nel parmense artisti del calibro di The Notwist, Arto Lindsay e Mashrou ‘Leila, in attesa della nona edizione del 2015, il Barezzi Night , ideato e diretto da Giovanni Sparano , proporrà concerti, degustazioni di Tanqueray No. TEN, dj-set, video installazioni, in alcuni dei teatri e degli spazi più affascinanti e prestigiosi del territorio parmense: il teatro Magnani di Fidenza, il teatro Verdi di Busseto, Lenz Teatro e la chiesa sconsacrata di San Ludovico a Parma.
Il recente sodalizio con il gin Tanqueray No. TEN non è casuale: Antonio Barezzi, grande animatore culturale e musicale di Busseto, cui il festival è dedicato, era un piccolo produttore di alcolici e fu grazie al suo sostegno economico che il genero Giuseppe Verdi poté recarsi a Milano nel 1832 per approfondire e perfezionare i suoi studi musicali. E diventare il più celebre compositore italiano di tutti i tempi. Con Barezzi Night il gin Tanqueray No. TEN conferma il suo legame con il mondo della musica d’autore accompagnando le tappe della manifestazione con le sue sofisticate note fatte di lime, arancio e pompelmo che potranno essere degustate dagli ospiti in esclusivi cocktail creati ad hoc per Barezzi Night.
Barezzi Night vuole avvicinare ai teatri tradizionali, di cui il territorio parmense è straordinariamente ricco, anche il pubblico meno avvezzo a frequentarli. In quelli che generalmente sono considerarti i templi della lirica per eccellenza, nelle stanze adiacenti e nei foyer, saranno ospitati concerti di musica contemporanea, di rock, world music ed elettronica.
L’obiettivo è quello di recuperare l’originaria concezione del teatro quale luogo di socialità, incontro, condivisione. Le eleganti sale degli antichi teatri delle terre verdiane, i foyer, i saloni, in cui si respira il profumo della grande cultura e dell’arte italiana, spalancheranno le porte ad un pubblico nuovo e ad un modo nuovo di vivere la propria storia. Il calendario degli appuntamenti conferma la consolidata formula, caratterizzata da qualità, ricerca, varietà, internazionalità della proposta e capacità di attrarre pubblico eterogeneo.Si inizia il 22 marzo con il concerto del plurinominato ai grammy Joey De Francesco, considerato il più grande organista al mondo. La sua lunga carriera vanta riconoscimenti di ogni tipo e collaborazioni con i migliori musicisti del pianeta, uno su tutti Ray Charles. Al Teatro Verdi di Busseto si esibirà insieme al suo strepitoso trio funky-jazz che vede Paul Bollenback alla chitarra e Jeremy Thomas alla batteria.
Seguiranno due concerti al Lenz Teatro di Parma, affascinante spazio di origine industriale dedicato alle performing and visual arts, con due degli artisti più interessanti e seguiti della musica indipendente e cantautorale italiana: Edda il 3 aprile e Dimartino il 18 aprile. Il dialogo tra luoghi storici e i suoni del contemporaneo caratteristica portante della rassegna, si arricchisce di un nuovo tassello attraverso la collaborazione artistica con Lenz Fondazione: nelle serate del 3 e del 18 aprile nelle sale dell’officina creativa di Lenz saranno programmati, oltre ai due concerti, interventi videoinstallativi e performativi curati da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.
Edda, all’anagrafe Stefano Rampoldi, è stato il leader dei Ritmo Tribale, gruppo di riferimento della scena rock degli anni ‘90. Nel 2009 ha cominciato la carriera solitaria e da allora ha registrato tre album. Artista inafferrabile, sempre sorprendente e disarmante per la sua purezza, a Parma presenterà la sua recente fatica “Stavolta come mi ammazzerai” in cui la cifra stilistica è ancora una volta di matrice rock-cantautorale, diretta e potente, espressione di verità nuda e cruda.
Antonio Dimartino, siciliano, classe 1982, è uno dei cantautori più apprezzati della sua generazione. Nel 2010 esce l’album d’esordio “Cara maestra abbiamo perso” che attira subito l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori. Ma è el 2012 che arriva la consacrazione: con il secondo album “Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile”, Dimartino si impone come uno dei cantanti più originali del panorama italiano e autore tra i più richiesti dalle signore del pop nostrano. In questi anni ha firmato i testi di alcune canzoni di Arisa, Chiara Galiazzo e Malika Ayane; a Parma presenterà in anteprima il suo terzo album “Un paese ci vuole”. Un lavoro pervaso da poesia e sogno che conferma la sua capacità di attingere ai capisaldi della canzone d’autore italiana per uscirne fuori moderno e ricercatissimo.
Il 7 maggio, il Teatro Magnani di Fidenza ospiterà il leggendario duo americano Tuck & Patti, due monumenti della storia della musica. Nella loro sound convivono gospel, classica, jazz, soul, folk, blues, rock, country, e musiche di altre culture. Lo straordinario chitarrista e la talentuosissima cantante, che non ha mai nascosto il suo amore per Ella Fitzgerald, esordiscono nel 1988 riuscendo a stupire fin da subito con riletture, in chiave jazz, di celebri canzoni. Tra queste, “Time After Time” di Cyndi Lauper ed “Europa” (Earths Cry Heavens Smile) di Carlos Santana, contenuta nel successivo album Love Warriors, brano che contribuisce a farli conoscere anche in Italia, soprattutto dopo la loro esibizione al Festival di Sanremo 1989.
Il 31 maggio al Verdi di Busseto arriverà Ed Motta, creatore della soul music brasiliana, fuoriclasse che ha collaborato anche con Ryuichi Sakamoto. Musicista poliedrico che spazia dalla musica popolare brasiliana al rock, fino ad arrivare al soul, al funk, al jazz e alla world music, Ed Motta ha esordito come solista nel 1990 con l’album “Um Contrato Com Deus”, primo episodio di una lunga produzione musicale che lo ha visto lavorare al fianco di Roy Ayers, 4 Hero, Seu Jorge, Incognito, Bo Diddley e Sakamoto.
Il Barezzi Night chiude a Parma il 19 giugno all’interno della suggestiva chiesa San Ludovico, tra sperimentazioni musicali e visive con Fennesz, musicista austriaco tra i più importanti esponenti della scena elettronica internazionale. Nella sua musica ricerca e sentimento convivono per un approccio all’elettronica in grado di creare suggestioni: un mondo dove affiorano ricordi e visioni inaspettate, dove si alternano atmosfere rarefatte ed esplosioni sonore. Fennesz è salito alla ribalta della scena elettronica austriaca alla fine degli anni ’90 e ha vissuto da protagonista assoluto le possibilità dell’esplorazione sonora contemporanea, collaborando con nomi che vanno da Ryuichi Sakamoto agli Sparklehorse, da Mike Patton a Keith Rowe. Ulteriore elemento di interesse nella serata conclusiva sarà l’installazione di un’opera visual site-specific curata da Francesco Pititto – produzione Lenz Fondazione.
Barezzi Night è organizzato da è-motivi a.p.s. in collaborazione con Materia Off e Lenz Fondazione, realizzato grazie al sostegno di Diageo Italia e dai patrocini dei Comuni di Parma, Busseto , Fidenza
Programma: 22 marzo, Joey De Francesco – Teatro Verdi di Busseto h 20,30 Platea –Palchi 20 euro + d.p. – Galleria 10 euro+ d.p.
3 aprile, Edda – Lenz Teatro – Parma h 21,00 – Biglietto unico 10 euro+d.p.
18 aprile, Dimartino- Lenz Teatro Parma h 21,00 – Biglietto unico 10 euro+d.p.
7 maggio, Tuck & Patty – Teatro Magnani di Fidenza h 20,30 – Platea –Palchi 20 euro + d.p. – Galleria 10 euro+ d.p.
31 maggio, Ed Motta, al Teatro Verdi di Busseto h 20,30 – Platea –Palchi 20 euro + d.p. – Galleria 10 euro+ d.p.
19 Giugno, Fennesz, Chiesa San Ludovico-Parma h 21,00 – Biglietto unico 12 euro+d.p. 15 euro la sera del concerto
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