Nella nostra rubrica sull’Intelligenza Artificiale, in onda sulle radio del circuito Airplay e quelle della REA (Radio Televisioni Europee Associate), abbiamo avuto l’onore di ospitare Alexia Fast, grande esperta di imprese e IA con una profonda conoscenza degli Emirati Arabi Uniti. Fabrizio Abate, responsabile rapporti istituzionali REA, ha introdotto l’ospite, sottolineando l’importanza cruciale della formazione per governare la rivoluzione dell’IA, un tema su cui la rubrica insiste da tempo.
Alexia Fast ha condiviso la sua esperienza diretta da Dubai, descrivendo un ecosistema vibrante e proiettato al futuro. Ha illustrato come gli Emirati stiano impostando la preparazione e la formazione per entrare nel mondo dell’IA, con un focus sulla National AI Strategy UAE del 2031. L’obiettivo è ambizioso: formare 10.000 persone entro fine anno attraverso iniziative mirate che coinvolgono programmatori, educatori e il settore governativo. Vengono creati gruppi specifici, inclusi quelli dedicati all’upskilling nel lavoro e al coinvolgimento delle donne, per stimolare l’utilizzo e la programmazione dell’IA. Sono stati stretti accordi con colossi come Microsoft e Google per organizzare corsi di formazione, istruendo le persone in base al loro livello e al settore di competenza, affinché possano poi divulgare queste conoscenze nei rispettivi ambiti. Un esempio è il convention “AI for Everything”, che esplora come l’IA sarà onnipresente, evolvendo dall’Internet of Everything a un’intelligenza autonoma per ogni nodo della rete.
L’ultima parte dell’intervento di Alexia Fast ha chiarito come le aziende a Dubai stiano concretamente implementando l’IA, specialmente attraverso il “Business Process Reengineering” (Riprogettazione dei Processi Aziendali) potenziato dall’IA.

Fabrizio Abate ha concluso sottolineando come l’approccio serio e avanzato di Dubai sia stimolante ma anche preoccupante se confrontato con un certo dilettantismo italiano. Ha ribadito la necessità di un forte programma di formazione in Italia che coinvolga giovani, esperti e il grande pubblico, per difendersi dai rischi e approfittare delle opportunità dell’IA, evitando di “mandare la gente allo sbaraglio”.
L’intervento di Alexia Fast ci offre spunti preziosi e un metro di paragone importante. Cosa ne pensate dell’approccio di Dubai? Credete che l’Italia possa e debba imparare da queste strategie per non restare indietro nella rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale? Condividete le vostre riflessioni nei commenti!