Walter Simon Arbib Ambasciatore per la Pace nel mondo 2018

Una figura d’eccellenza quella che domani sarà insignita del Leone d’Oro alla Carriera dal Comitato di Presidenza del Gran Premio Internazionale di Venezia

È una figura davvero eccezionale quella che domani, nel prestigioso Centro Congressi Suite del Presidio “Cornoldi” a Venezia, sarà insignita della benemerenza di ambasciatore per la pace nel mondo, attraverso la consegna ufficiale di uno dei riconoscimenti più blasonati del Bel Paese: Il Leone d’Oro alla Carriera

Walter Arbib con le insegne di Commendatore della Repubblica Italiana
Walter Arbib con le insegne di Commendatore della Repubblica Italiana

Si tratta di Walter Simon Arbib, la cui missione ed esperienza di vita lo rendono a pieno titolo un personaggio d’eccellenza nel parterre de rois che qualificano il Gran Premio Internazionale di Venezia.

Al successo imprenditoriale che ha scandito la sua vita si affianca l’impegno umanitario, e sarebbe quasi impossibile stilare una lista delle azioni concrete messe in campo dal dott. Arbib, su scenari impervi come quelli dei conflitti internazionali e delle catastrofi naturali. Il suo impegno è stato anche più volte vicino alla nostra Penisola (ricordiamo, tra le altre, le iniziative di supporto ai cittadini vittime del sisma in Abruzzo). Allo stesso modo, sarebbe arduo tentare di enumerare la vastissima serie di riconoscimenti che in questi anni gli sono stati tributati, ma per tutti gli approfondimenti rinviamo alle note biografiche pubblicate in questa sede.

Il Comitato di Presidenza del Gran Premio Internazionale di Venezia”, annuncia Sileno Candelaresi, Presidente della rassegna, “è fiero ed orgoglioso di consegnare questo premio al Commendator Arbib, modello imprescindibile di quanti abbiano dedicato la vita al perseguimento di obiettivi diplomatici contribuendo fattivamente alla ridefinizione in senso armonioso dell’agenda geopolitica internazionale”. 

A noi della Redazione, non resta che associarci ai complimenti del Presidente Candelaresi, nonché alla corale riconoscenza per la missione del dott. Arbib e per tutto ciò che le sue azioni hanno ispirato.

Edoardo Baietti

Note biografiche

Walter Simon Arbib è nato nel 1941 a Tunisi, dove la famiglia si era rifugiata dalla vicina Libia per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Dopo la fine della guerra, torna a Tripoli dove trascorre l’infanzia e la prima giovinezza. Nel 1967, come tutta la comunità ebraica libica, si trova  costretto a lasciare il paese in seguito a un’ondata di violenze antisemite.

Ad accoglierlo e consentirgli di ricominciare da zero fu l’Italia, nazione per cui mantiene un senso di profonda gratitudine e un forte legame. Impiegato e poi imprenditore nel ramo dei viaggi, Arbib intuisce la potenzialità che il settore turistico presenta nel promuovere la vicinanza tra i popoli. Con la sua struttura si occupa di incentivare l’interscambio tra Israele ed Egitto all’indomani della pace tra i due paesi. Quando alla fine degli anni Ottanta si trasferisce in Canada, sulla base della sua esperienza mediorientale fonda SkyLink, una compagnia area che per tre decenni diventerà protagonista del trasporto per finalità umanitarie in tutto il mondo, lavorando con governi e organizzazioni non governative, dalla Croce Rossa Italiana alla Farnesina. 

Così Abib si occupa di spostare o contribuire con medicine, persone nei teatri di guerra, o nelle nazioni colpite da terribili catastrofi naturali: Rwanda, Darfur, Iraq, il sud est asiatico funestato dallo tsunami. Tra le missioni portate a termine anche il trasporto del colossale Obelisco di Axum, che, portato da Mussolini in Italia dall’Etiopia negli Anni Trenta, fu restituito al paese d’origine nel 2005. Nel frattempo, l’imprenditore non fa mancare il suo sostegno a numerose organizzazioni filantropiche. Nel 2006, viene nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e gli viene conferito l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana; nel 2012 per il suo impegno a favore del Canada riceve la Medaglia del giubileo di diamante di Elisabetta II.  Insignito a un riconoscimento per l’apporto per la pace da Mia Farrow a nome della Vahavta organizzazione impegnata in aiuti umanitari. Il filantropo dell’anno da Counterpart organizzazione americana per la pace.

 

Con Roberto Benigni e Nicoletta Mantovani
Con Roberto Benigni e Nicoletta Mantovani

Tra le iniziative a cui Arbib ha offerto supporto negli ultimi anni ci sono gli aiuti alle popolazioni vittime del sisma in Abruzzo (con la fornitura di medicinali) e in Emilia (con la donazione di case alla cittadina di Mirandola), le cliniche in territorio israeliano che operano vicino al confine siriano curando la popolazione martoriata da anni di guerra civile, e infine l’approvvigionamento di medicine alle popolazioni yazide e kubane nel kurdistan, vittime dello Stato islamico.

Arbib è anche sponsor del Festival del cinema italiano di Toronto e dell’Italian National Day all’Ambasciata italiana in Canada. Per quanto riguarda la sua vita privata, è felicemente sposato con Edie dal 1975: la coppia ha avuto due figli, Dana e Stephen e tre nipoti, Adrian, Julian e Audrey. Alla vita di Arbib, la Rai ha dedicato un documentario.

 

 

 

 


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