Assegnato il Leone d’oro 2017 alla favola di Del Toro. «The Shape of Water»

Assegnato il Leone d’oro 2017 alla favola di Del Toro. «The Shape of Water»

IMG_4449
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2017

Giunta al termine la 74ª mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2017 anche quest’anno è stata diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

Il padrino della rassegna è stato l’attore italiano Alessandro Borghi

IMG_4450

Premio della giuria al film israeliano il fantasy sul mostro romantico. Rampling vince per il suo ruolo in «Hannah» di Pallaoro. Rampling miglior attrice.

IMG_4451

Venezia ha creduto alla favola, il Leone d’oro è The Shape of Waterdi Guillermo del Toro, alla sua prima volta in concorso alla Mostra, il primo regista messicano a conquistarlo. È tornato al Lido dagli Usa, in tempo per presentarsi sul palco della Sala Grande. «Ha 52 anni, fisico robusto, ha fatto 10 film. Dedica il premio ai giovani registi latinoamericani e messicani, dice che lo ribattezzerà Sergio Leone, e chiude tra le lacrime: «Credo nella vita, nell’amore e nel cinema». La favola è appena cominciata, agli Oscar lui e i suoi attori, Sally Hawking su tutti, avranno di che gioire.

L’emozione di Charlotte Rampling, a cui Jasmine Trinca consegna la coppa Volpi per Hannah del giovane Andrea Pallaoro con tutta la giuria che si alza in piedi a omaggiarla. Un ruolo impegnativo, lei sempre in scena a raccontare una donna che sta perdendo ogni punto di riferimento. Unico premio in quota italiana (ma in Orizzonti vince Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli). «L’Italia — restituisce il favore l’attrice — è la mia più grande fonte di ispirazione. Ho fatto molti film qui. Ho lavorato all’inizio della mia carriera con Gianfranco Mingozzi, poi con Luchino Visconti, Liliana Cavani, Adriano Celentano e tanti altri. Ed essere premiata qui oggi con il film di un regista delle nuova generazione mi fa ancora più piacere perché vuol dire che la mia vita è più connessa».

IMG_4452

Miglior attore è un palestinese, Kamel El Basha del film di Ziad Doueiri L’insult, ambientato a Beirut. Emozione anche per lui che viene dal teatro, mentre il più compassato è il giovane Charlie Plummer, premio Mastroianni per Lean on Pete. Lo ha voluto Ridley Scott per All the Money in the Worldcome Paul Getty jr, sentiremo parlare di lui. Solo premio per la sceneggiatura a uno dei titoli favoriti, Three Billbords Outside Elling, Missouridi Martin McDonagh. Delusione per Frances McDormand. A mani vuote anche gli altri hollywoodiani: George Clooney e il suo amico Matt Damon (Suburbicon) che qui aveva aperto con Downsizingdi Alexander Payne. Era il festival degli outsider, e ha vinto un irregolare. Alessandro Borghi, il cerimoniere, ringrazia da parte sua Claudio Caligari.

A mani vuote, invece, a parte Rampling su cui il giovane Andrea Pallaoro ha costruito interamente il suo film Hannah, i nostri film in gara nel concorso principale. Tra le bocciature più clamorose dalla giuria presieduta da Annette Bening, di certo Abdellatif Kechiche e il suo inno alla vitaMektoub, My Love: Canto uno. Esce a mani vuote anche Human Flow documentario sulla tragedia di migranti e rifugiati, esordio alla regia dell’artista cinese dissidente Ai Wei Wei. E, appunto, uno dei titoli più caldi,Three Billboards Outiside Ebbing, Missourisi deve accontentare del premio per la sceneggiatura. Non hanno convinto i giurati neanche George Clooney conSuburbicon e Alexander Payne conDownsizing, entrambi con Matt Damon protagonista.


Vota l articolo!:
[Voti: 0 Media: 0]

Check Also

Festival Canzone Italiana Polonia

Ritorna l’eccellenza musicale italiana per la 2ª edizione del “Festival della Canzone Italiana” in Polonia

Ritorna l’eccellenza musicale italiana per la 2ª edizione del “Festival della Canzone Italiana” in Polonia …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Supportaci!

Se ti piace il sito fallo conoscere in giro! 😀