Attentato a San Pietroburgo. 14 morti e 47 feriti.

di Simone Certelli

SAN PIETROBURGO – Le autorità di Bishkek avrebbero indicato il colpevole dell’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo costato la vita a 14 persone e 47 feriti, anche se, secondo altre fonti, il bilancio sarebbe più alto. L’attentatore è un kamikaze kirghiso di 22 anni di nome Akbarjon Djalilov, lo ha detto il portavoce dei servizi di sicurezza Rakhat Saoulaimanov, precisando di aver ricevuto informazioni circa il suo coinvolgimento nell’attentato direttamente da Mosca. Il comitato di stato kirghiso per la sicurezza nazionale ha reso noto che sta collaborando con le autorità del Cremlino, confermando i dati anagrafici del ragazzo ma mettendo in dubbio l’effettivo coinvolgimento dello stesso nell’attentato.

L’ordigno, di fabbricazione rudimentale aveva la potenza di 200-300 grammi di tritolo e al suo interno conteneva chiodi e frammenti di proiettile per aumentarne l’effetto letale. Era nascosto in una 24 ore e, lasciato sul terzo vagone, è esploso alle 14:40 locali nei pressi della stazione di Ploshchad Sennaya, mentre un secondo ordigno inesploso è stato rinvenuto nella stazione di Ploshchad Vosstania.

Secondo le autorità, Djalilov aveva cambiato già diversi passaporti e la sua identità era già stata svelata nella giornata di ieri in seguito alla segnalazione di un’autovettura, una Daewoo Nexia, con cui l’attentatore probabilmente si spostava. Il premier russo Dmitry Medvedev ha parlato di <<attentato terroristico>> e le forze locali hanno reso noto che stanno cercando due complici che possono aver partecipato all’attentato. Le autorità hanno poi diffuso l’immagine dell’attentatore; copricapo di feltro e una lunga barba. Il ragazzo, che indossava una palandrana di colore scuro sarebbe entrato nella stazione circa 20 minuti prima dell’esplosione. Il governatore di San Pietroburgo Gheorgy Poltavchenko ha dichiarato: <<La metropolitana da questa mattina ha ripreso pienamente il suo lavoro su tutte le linee e le fermate.>> in occasione della riapertura della metro.

L'ordigno inesploso della stazione di Ploshchad Vosstania
L’ordigno inesploso della stazione di Ploshchad Vosstania

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